Le torte al cioccolato sono la mia passione. Tempo fa ne ho scoperta una che, oltre ad essere particolarmente golosa, è anche povera di grassi. Per realizzarla, infatti, occorrono solo gli albumi e, inoltre, non è previsto l’utilizzo del burro. Solo un po’ d’olio! Il risultato è tutt’altro che deludente: la torta si presenta sorprendentemente soffice e, cosa non trascurabile, non ha quel fastidioso retrogusto di ‘fritto‘ che spesso ritroviamo nei dolci che prevedono l’utilizzo dell’olio. Seguendo la ricetta di Anna Moroni, cuoca de La prova del cuoco, prepariamo la torta al gianduia.
Ingredienti
- 250 g di farina “00”, 250 g di albumi, 200 g di zucchero, 100 g di cioccolatini alla gianduia tritati, 1 cucchiaio di cioccolato amaro, 75 g di olio di semi, 50 g d’acqua, ½ bustina di lievito per dolci
Procedimento
Per prima cosa, ho montato gli albumi a neve. In verità, ho preparato una sorta di meringa: ho messo gli albumi in planetaria, quindi ho aggiunto, poco per volta, lo zucchero semolato, continuando a montare nel frattempo. Ottenuta una meringa lucida e sostenuta, l’ho conservata in frigorifero.
Ho setacciato la farina insieme al cacao amaro in polvere ed il lievito. Ho tagliato il cioccolato gianduia a cubetti (per una versione più raffinata, potete usare i gianduiotti). Con un cucchiaino di farina setacciata precedentemente, ho infarinato i cubetti di cioccolato. Quindi, in una ciotola, ho mescolato con una frusta manuale l’acqua e l’olio di semi. Ho aggiunto parte delle polveri ed ho mescolato ancora. Quindi, ho aggiunto le polveri rimanenti, alternando alla meringa. In questo modo il composto non diventa troppo ‘duro’ e si evitano i grumi. Ottenuto un composto omogeneo, ho aggiunto i cubetti di gianduia infarinati (in questo modo, in cottura, non cadranno sul fondo della torta), tenendone da parte qualcuno. Ho mescolato ancora.
Ho trasferito il composto in una teglia a cerniera ben unta ed infarinata. Ho disposto sopra i cubetti di gianduia tenuti da parte ed ho infornato, 170-175 gradi per 45 minuti circa. E’ meglio ricorrere alla ‘prova stecchino’. Quando lo stecchino sarà asciutto, sfornatela o rischiate che si secchi troppo.