Ultima puntata di “Cucine da incubo Italia 2“, il docu-reality di Fox con Antonino Cannavacciuolo. Questa sera, su FoxLife.
Tra l’uno e l’altro pasto, vi invitiamo a fare un break, concedendovi un goloso “Snack tv“: un ‘assaggio‘ delle notizie riguardanti gli show che ci divertono e, soprattutto, ci ingolosiscono. Quest’oggi, vi presentiamo l’ultima puntata della seconda edizione di Cucine da incubo Italia.
Ultima missione della stagione per lo chef Antonino Cannavacciuolo che nella puntata di domani, 9 luglio, alle 21 su FoxLife (Sky, canale 114), farà visita al ristorante Muntisel di Varallo, in provincia di Vercelli. Dopo 18mila km percorsi da nord a sud della penisola, toccando anche l’isola di Capri e la Sicilia, l’avventura dello chef supereroe volge al termine e chiude la seconda stagione al nord Italia, tra i monti della Val Sesia. La missione che lo chef dovrà compiere è di certo la più difficile di tutte, infatti, per la prima volta nella storia di Cucine da incubo lo chef si troverà di fronte un locale aperto da pochi mesi che è già in piena crisi economica. Il ristorante Muntisel è gestito da tre soci, ciascuno dei quali con una diversa idea di ristorazione: Daniele, un ex imbianchino che ha sempre avuto la passione per la ristorazione, predilige uno stile formale ed elegante; Patrizio, insegnante di sala nell’Istituto Alberghiero di Varallo, preferisce un servizio informale e “da osteria”. A rimetterci è la terza socia Barbara, casalinga con la passione per la cucina che al Muntisel è anche l’aiuto cuoco. Ai fornelli c’è Andrea, 26 anni, un giovane cuoco dal carattere irascibile e arrogante. Andrea non riesce a schierarsi con nessuno dei suoi capi: se da una parte preferisce il servizio più “spartano” impostato da Daniele, dall’altra vorrebbe inserire nel menù piatti più raffinati, in accordo con Patrizio.
All’arrivo al ristorante, chef Cannavacciuolo incontra il personale e assaggia alcune portate per dare una valutazione del cibo e del servizio. Successivamente è il turno dell’ispezione in cucina dove conosce più da vicino il cuoco e tutta la brigata. Ed è qui che il vero spirito di Cannavacciuolo viene fuori con i suoi sonori rimproveri a sala e cucina, tentando disperatamente di scuotere il personale e riorganizzare il lavoro. Dopo aver rimesso in sesto gli animi smarriti di proprietari e dipendenti e aver ridisegnato un menù a prova di Cannavacciuolo, è la volta del make over del locale: una squadra di architetti e interior designer avrà il compito di dare nuova vita al look del ristorante, prima della riapertura.
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