Benedetta Parodi presenta il suo nuovo libro: “E’ pronto, salva la cena con oltre 250 nuove ricette semplici e veloci” (Rizzoli 13,43 Euro).
Tra l’uno e l’altro pasto, vi invitiamo a fare un break, concedendovi un goloso “Snack tv“: un ‘assaggio‘ delle notizie riguardanti gli show che ci divertono e, soprattutto, ci ingolosiscono. Quest’oggi, vi presentiamo il nuovo libro di Benedetta Parodi.
Ormai, si sa, da anni, Benedetta Parodi è la «regina» dei menu prêt-à-porter: piatti veloci, gustosi ma fatti anche per chi, ai fornelli proprio non ha mai messo piede. e’ il caso anche del suo ultimo libro E’ pronto, salva la cena con oltre 250 nuove ricette semplici e veloci (Rizzoli 13,43 Euro).
«L’idea era quella di aiutare chi, come me, ha ritmi di lavoro intensi e, quando torna a casa spesso non ha fatto la spesa e si deve arrangiare con quello che trova in frigo e nella dispensa. Spesso sono dei “comfort food”, dei cibi-coccola, da assaporare in famiglia, senza doversi affaticare troppo a prepararli. Come l’insalata di patate i bocconcini di pollo con radicchio e zola. Buoni e velocissimi».
Ma le sue ricette sono davvero express?
«Certo e si può scegliere tra quelle da preparare in 15 minuti, 30 o qualcosina in più per quando si è rilassati».Anche questa volta è tutta «farina del suo sacco» o c’è lo zampino di qualche esperto gourmand?
«Essendo questo il riassunto di un anno di ricette, ci sono, naturalmente, anche i contributi di tanti ospiti de I Menù di Benedetta. Troverete qualche ricetta degli chef stellati che hanno cucinato sul set con noi, anche se un po’ rivisitate per renderle più facilmente ripetibili a casa».Un esempio di piatto stellato?
«Quello, fantastico, di Cristina Bowerman: un uovo in camicia «affogato» sotto una fonduta di Parmigiano con funghi trifolati: ogni assaggio è una sorpresa».Dentro il suo libro ci sono anche delle ricette in linea con i «trend« gastronomici…
«Sì, come gli hamburger e i cake-pops americani, che sono tanto di moda: sono piatti che fanno impazzire i bambini. Volete sapere un trucco per realizzarli: potete utilizzare gli avanzi di torte o le classiche merendine, fare delle palline e magari passarle nella Nutella anziché nel cioccolato fuso. Successo assicurato».Che cos’ha di diverso questo ricettario, rispetto ai suoi precedenti?
«Una tempistica molto netta e molti trucchetti del mestiere pratici che possono facilitare la vita anche a chi, tra i fornelli, non è proprio a suo agio. Anche ad esempio solo ad usare meno padelle. Inoltre ogni ricetta ha la propria foto e sono fatte da me e pubblicate senza intervenire graficamente o con photoshop: i piatti vengono esattamente così. Non ci sono trucchi».Infatti nelle foto compaiono anche suo marito, il giornalista sportivo, Fabio Caressa e i suoi bimbi.
«Sì, perché tutte le ricette realizzate poi sono state mangiate…spesso da loro! In uno scatto si vede anche mio fratello Roberto. Da grande viaggiatore,mi ha “regalato” una delle sue ricette etniche: brick à l’oef. Delle sorta di crespelle, buonissime, marocchine che si mangiano in tutta l’africa del nord».Nella sezione dolci cita la cake designer Dalila…ha chiesto un aiutino?
«Sì, il cake design va molto di moda ma metterlo in pratica non è facile e non mi appartiene molto. Così mi sono fatta aiutare da lei: il risultato sono torte e dolcetti molto scenografici ma altrettanto semplici da realizzare».Altri contributors golosi?
«Sisco, detto “l’esperto di ciccionate”. Lui, da studente universitario, durante la mia trasmissione, cucinava quei i piatti da studente in trasferta, culinariamente un po’ discutibili ma golosissime, come gli spaghetti al würstel. E poi Davide Valsecchi, l’esperto di pesce, che mi ha insegnato molto, da come sceglierlo al mercato a come pulirlo e cucinarlo»Una curiosità: le sue «polpette svedesi» sono ispirate alle mitiche polpette di Ikea?
«Certo. E ve ne svelo anche il segreto: dopo che vengono fritte, vanno ammorbidite immergendole brevemente nel brodo».A fine novembre debutterà con la versione del talent sui dolci Bake Off: tra i giudici ci sarà il severissimo Ernst Knam…
«Io sarò la conduttrice e starò dalle parte degli studenti per contrastare la severità di Knam, Non ci saranno insulti però né rottura di piatti. E accanto a Ernst ci sarà Clelia D’Onofrio, già Direttore editoriale del “Cucchiaio d’Argento”. In più abbiamo girato in un contesto magico: il set scelto è Villa Arconati a Castellazzo di Bollate, in provincia di Milano. Bellissimo. sembrava di stare a Versailles…».Ma il suo dolce preferito qual è?
«La torta di mele in tutte le sue variazioni. Con in testa, naturalmente, la ricetta di mia nonna».E che cosa cucina invece Benedetta quando deve «salvare la cena»?
«Qualcosa che piaccia ai bambini. La mia “arma segreta” è una specie di spezzatino velocissimo fatto con il petto di pollo, rosolarli nel burro infarina, aggiungere dei würstel e della patata lessa e sfumare con il vino. Volete renderlo un pochino più adatto al palato degli adulti? Aggiungete una bella cucchiaiata di senape».