Undicesima puntata, come sempre dalle 11:55 ale 13 su Canale5, con la nuova edizione di Melaverde. Il programma, condotto sempre da Edoardo Raspelli e da Ellen Hidding, quest’anno giunge al 19º anno. Nato nel 1998, fino a tre anni fa è sempre andato in onda su Rete4 con grande successo, tanto da ottenerne la promozione sulla rete ammiraglia. Questa edizione sta ottenendo un grande successo, con ascolti più alti rispetto alla passata stagione.
Le telecamere del programma approfondiscono i temi trattati di puntata in puntata con semplicità e un pizzico di buonumore e come sempre con l’attenzione alle eccellenze del territorio e ai suoi prodotti. Anche quest’anno, dalle 11 alle 11:50, prima della nuova puntata, vanno in onda le storie di Melaverde, argomenti e puntate già trasmesse, ma viste da una diversa angolazione.
Ellen Hidding | Le magie del Natale
Ellen Hidding ci accompagnerà in un magico viaggio alla scoperta di tutte le novità e le curiosità per il Natale che sta arrivando. In una grande struttura vicino ad Agrate (AgriBrianza) vedremo ad esempio in quanti modi si può addobbare un albero di Natale, dai più tradizionali ai più innovativi e creativi. Incontreremo professionisti del settore specializzati nella realizzazione dei simboli più famosi del Natale. Artisti che realizzano e colorano ancora a mano le statuine per il presepe.
Decoratori che impreziosiscono con la loro pittura le palle di Natale. Artigiani che costruiscono presepi unici fatti di specchi. Ma saranno tantissime le curiosità che scopriremo, molte delle quali anche facili da replicare a casa nostra. Entreremo poi nella cucina di un famoso ristorante a Orzinuovi, dove Salvatore e Caterina Polidoro, da quaranta anni, preparano piatti a base di pesce e dolci davvero speciali. Vedremo tante ricette da replicare facilmente a casa durante le festività natalizie e non solo.
Edoardo Raspelli | Il maso dello speck
Edoardo Raspelli ci porterà in Trentino, lungo i sentieri della val di Fiemme, esattamente a Daiano, dove oltre 50 anni fa Tito Braito iniziò a lavorare le carni e a creare prodotti tipici della tradizione trentina. Il suo segreto era nascosto in piccoli gesti come la selezione di materie prime di qualità, la creazione del giusto mix di sale e spezie per il massaggio delle cosce, un’affumicatura dolce e tanta pazienza. Nasceva così quello che oggi è definito il principe della montagna: lo speck.