Melaverde – Le anticipazioni e i temi della puntata del 3 novembre 2013
Ottava puntata, quest’oggi, alle 11:50 su Canale5, della nuova edizione di Melaverde, il programma dedicato all’agricoltura, all’ambiente e alle tradizioni italiane, nato nel lontano 1998 su Rete4, passato sulla rete ammiraglia dallo scorso anno, con al timone Edoardo Raspelli ed Ellen Hidding. Il programma, che compie quest’anno 16 anni, e che lo scorso anno ha raccolto una media di 2milioni di telespettatori con uno share medio del 15% e picchi del 23%, propone oggi la puntata numero 456 della sua lunga storia.
Tanti i posti e le curiosità svelati dai due conduttori anche in questa nuova edizione, nelle scorse puntate Edoardo Raspelli era in Trentino a presentare alcuni prodotti tipici del luogo: dal latte ai formaggi, dai dolci alle composte. Ellen Hidding, invece, era in Calabria, a Pizzo Calabro, per scoprire il gelato in tutte le sue forme. Qui negli anni 50 è nato il “tartufo”, divenuto subito famoso in tutto il mondo.
Vediamo quindi dove saranno i due conduttori in questa nuova puntata e di cosa ci parleranno.
Questa puntata ha come protagonista la Val d’Aveto, una vallata inserita fra le province di Genova e Piacenza. Entrambi i conduttori, Ellen Hidding ed Edoardo Raspelli, illustreranno le prerogative di un territorio ricco di tradizioni e di curiosità. Dall’allevamento allo stato semibrado di bovini di razza Angus e Piemontese a quello delle pecore di razza Suffolk; dei “mulattieri” che lavorano nel bosco e utilizzano ancora i muli per il trasporto del legname; dei cani Golden Retriever, di origine scozzese, anche questi allevati nella Valle, eccezionali nel riporto e nella ricerca; e del miele, prodotto con l’antico metodo del nomadismo, cioè con il trasporto degli alveari in zone di pascolo delle api collinari o montane, lontano da fonti inquinanti.
In Val d’Aveto, inoltre, vive una delle ultime mandrie di cavalli selvatici presenti in Italia. E anche un agricoltore che porta avanti la tradizione della macinazione del grano con un mulino costruito completamente a mano e mosso dalla forza dell’acqua. Non mancherà, infine, un capitolo gastronomico che ha per protagonista la focaccia ligure, vero e proprio simbolo di questa terra.
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