Oggi Linea Verde va…a Teramo. 29° puntata della nuova edizione del sabato di Linea Verde. Il programma, così come lo scorso anno, al sabato è condotto da Chiara Giallonardo, Marcello Masi e Federica De Denaro.
Linea Verde
Si è aggiunto solo un sottotitolo, per diversificarlo dalla classica puntata domenicale, e si chiama Linea Verde…va in città. Ogni puntata è un viaggio originale attraverso la nuova tendenza, che vede le città teatro di un rinnovato rapporto con l’agricoltura attraverso una accresciuta cultura dei cibi, delle tradizioni e dell’ambiente.
Linea verde va in città | 7 aprile 2018 | 29° puntata | I temi e le mete
Nella 29° puntata in onda oggi si va a Teramo, in Abruzzo. Si percorreranno le strade che attraversano il piccolo centro urbano di Teramo, al centro di un vasto territorio che parte dal gruppo montuoso del massiccio del Gran Sasso ed arriva fino al mare Adriatico. Proprio in questa regione dell’Abruzzo studi svolti presso l’università di Teramo hanno evidenziato un’alta concentrazione di centenari, cosa che ha destato l’interesse di molti scienziati.
Gli studi sono ancora in atto, ma i primi dati fanno già pensare che tra le cause della longevità della popolazione locale c’è l’abitudine ad osservare lunghi periodi di digiuno nel corso della giornata, abitudine tipica locale, caratteristica delle popolazioni legate alla pastorizia e all’agricoltura. E la ricerca scientifica in questa regione ha la sua eccellenza proprio nel campo dell’agricoltura, dell’allevamento e della tecnologia alimentare: esemplari sono gli studi sulla conservazione con alta pressione degli alimenti che hanno trovato in aziende all’avanguardia presenti sul territorio la loro espressione, o le tecniche di isolamento delle molecole benefiche e salutistiche che si trovano in una pianta antica (ora recuperata e coltivata di nuovo nel teramano) come la canapa.
Proprio nella città di Teramo si trova uno degli ospedali veterinari più all’avanguardia d’Italia: qui gli studenti possono mettere subito in pratica, grazie al lavoro dei docenti effettuato anche “sul campo”, gli insegnamenti universitari, in una struttura che si autofinanzia e che è diventata punto di riferimento di eccellenza per tutto il centro sud d’Italia. E nel territorio si trovano grandi spazi naturali incontaminati, “depositi” preziosi di straordinaria biodiversità.
Eppure, proprio nel cuore di queste riserve naturali, svolgono le loro attività economiche interi paesi – un esempio simbolo è la città di Castelli, legata alla tradizione secolare della ceramica artistica – e aziende agricole lattiero-casearie pluripremiate per la loro grande capacità produttiva ma di alta qualità.