Oggi Linea Verde va…a Padova. Undicesima puntata della nuova edizione del sabato di Linea Verde. Il programma, così come lo scorso anno, al sabato è condotto da Chiara Giallonardo, Marcello Masi e Federica De Denaro.
Linea Verde
Si è aggiunto solo un sottotitolo, per diversificarlo dalla classica puntata domenicale, e si chiama Linea Verde…va in città. Ogni puntata è un viaggio originale attraverso la nuova tendenza, che vede le città teatro di un rinnovato rapporto con l’agricoltura attraverso una accresciuta cultura dei cibi, delle tradizioni e dell’ambiente.
Linea verde va in città | 18 novembre 2017 | 11° puntata | I temi e le mete
Nella undicesima puntata in onda oggi si va alla scoperta di una Padova profondamente legata al suo grande passato che l’ha vista imporsi come crocevia di scambi e commerci, al centro dell’agricoltura veneta.
Una vocazione che la città mantiene ancora oggi ed è ben rappresentata dal vivacissimo mercato di Piazza delle Erbe con i suoi banchi e i suoi negozi sotto i portici, un vero “centro commerciale” ante litteram.
Ma a Padova la storia si proietta costantemente nel futuro e anche il celebre Orto Botanico, nato nel Cinquecento in seno all’università e riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, arriva ai nostri giorni arricchito di un avveniristico Giardino della Biodiversità in cui si studiano piante provenienti da tutto il pianeta.
Padova
Sempre dal passato, da una cultura agricola un tempo povera, arriva ai giorni nostri anche la coltivazione del radicchio che, grazie all’intraprendenza dei coltivatori, è riuscito a imporsi oggi come pregiato ingrediente nelle cucine dei grandi chef di tutto il mondo. Va verso il futuro e l’innovazione anche l’attività del Campus Agripolis, dove si sperimentano nuovi metodi di coltivazione e di allevamento che ci fanno intravedere già adesso come sarà l’agricoltura del terzo millennio.
Anche il viaggio tra i sapori padovani farà conoscere le tradizioni secolari come quella dei “folpari”, i venditori ambulanti di pescato della laguna, che convivono con nuove idee imprenditoriali capaci di trasformare in cibo di strada anche caposaldi della cucina padovana come i bigoli e la polenta.