Trentaduesima puntata con la nuova serie di Linea Verde, il programma di Raiuno in onda ogni domenica dalle 12:15 alle 13:30, condotto anche quest’anno da Patrizio Roversi e Daniela Ferolla. Il programma anche in questa nuova edizione manterrà la sua caratteristica di programma itinerante ed ogni domenica offrirà ai telespettatori un meraviglioso viaggio alla scoperta del nostro territorio, della nostra biodiversità e delle nostre eccellenze agroalimentari. Un patrimonio unico ed apprezzato in tutto il mondo che va difeso e sostenuto e che può rappresentare uno straordinario volano per la nostra economia se immaginato come ‘sistema’, dove tutti gli elementi si integrano perfettamente tra loro per una offerta unica e di alto profilo che sappia coniugare tradizioni, cultura, territorio, biodiversità ed eno-gastronomia.
Si prosegue nella mission di sostegno al “made in Italy” e di valorizzazione di quelle eccellenze che tutto il mondo ci invidia, offriremo informazioni utili ai nostri amici agricoltori sulle novità in materia di politiche agricole ed ambientali, così come andremo alla scoperta di nuove generazioni che stanno scoprendo l’ agricoltura come nuova ed affascinante professione. L’agricoltura sarà quindi sempre al centro del nostro racconto, con i suoi protagonisti e le sue storie, con i suoi prodotti e le sue filiere, con le sue tradizioni e le sue innovazioni, convinti che per il bene dell’ uomo ci sarà tempo.
La trentaduesima puntata in onda oggi è dedicata alla scoperta di una delle regioni italiane di cui si parla sempre troppo poco: il Molise. Una regione chenasconde in realtà bellezze naturalistiche mozzafiato, tradizioni secolari, ma anche risorse per un futuro florido. Il viaggio di Daniela Ferolla comincerà dal fiume Verrino, nel comune di Agnone, famosa per le sue campane e la lavorazione del rame. Dalla tradizione dei metalli a quella culinaria tra erbe spontanee e la “regina” delle zone montane molisane: l’ortica.
Con Patrizio Roversi invece, si cercherà di capire come le condizioni morfologiche e una storia millenaria abbiano fornito a questa regione gli strumenti per intraprendere un’agricoltura sostenibile in linea con quei parametri oggi richiesti anche dalla Comunità europea. Dal ripristino di antiche colture, come quella delle mele, sino ad arrivare ad aziende modello che hanno fatto del biodinamico la propria filosofia.
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