Domenica 11 giugno 2023: trentacinquesima puntata con la stagione 2022/2023 di Linea Verde, il programma di Raiuno dedicato all’agricoltura, all’ambiente e a tutto ciò che lo circonda. Alla conduzione confermati Beppe Convertini e Peppone.
Linea Verde Domenica
I conduttori riprendono la ricerca di cose buone e belle lungo gli infiniti percorsi che ci riserva il nostro Paese. Al centro della trasmissione ci sono i borghi con le loro ricchezze e tutta la filiera agricola che si dipana dai centri abitati alle campagne.
Da questa ricchezza di luce e di sapori, di agricoltura e allevamento, prendono vita e risorse le comunità locali che – a fronte di qualsiasi crisi e cambiamento – continuano a vivificare il territorio italiano e a conservare produzioni specifiche di altissima qualità che variano da territorio a territorio.
E poi una serie di esperti tra i quali le foodblogger Sara Brancaccio e Monica Caradonna, Francesco Gasparri che guiderà i telespettatori per i “cammini” più impervi e affascinanti, mentre il naturopata Ciro Vestita e il critico d’arte Costantino D’Orazio offriranno altre occasioni di stupore e di visita delle bellezze naturali delle nostra Regioni.
Linea Verde | Trentacinquesima puntata | Domenica 11 giugno 2023
La trentacinquesima puntata di oggi ci porta in viaggio in una piccola valle alpina in Alto Adige lunga appena 16 chilometri: la Val di Funes. Beppe andrà in giro in e-bike per ammirare la bellezza dei pascoli, dei boschi di montagna e di alcuni masi, le aziende agricole del posto, dove è possibile mangiare cibo sano e a km 0 o acquistare oggetti artigianali tipici della valle.
Peppone invece seguirà un circuito voluto da slow food che non riguarda solo il cibo, ma anche persone, tradizioni o animali come la Villnösser Brillenschaf, “la pecora dagli occhiali”, la razza ovina più antica dell’Alto Adige. Inoltre, questa valle nasconde un grande tesoro, che attira i turisti. Fino al 1700 infatti, questa era una zona mineraria da cui si estraevano pietre preziose con cui fare gioielli: i Geodi di Tiso, che ancora oggi, grazie ad un’escursione mineraria legata al museo, si possono raccogliere.
(Da Comunicato Rai)