La nuova edizione di Linea Verde, il programma di Rai 1 che da oltre mezzo secolo racconta l’agricoltura italiana e le sue eccellenze, ha cambiato formato ed è raddoppiata, con due appuntamenti settimanali, il sabato e la domenica, sempre a partire dalle ore 12.20.
Linea Verde Sabato dal mercato alla tavola
Il Sabato è un viaggio originale attraverso la nuova tendenza, che vede le città teatro di un rinnovato rapporto con l’agricoltura attraverso una accresciuta cultura dei cibi, delle tradizioni e dell’ambiente. Del resto se Michelle Obama ha il suo orticello nel cuore di Washington i nostri centri urbani, grazie a una tradizione millenaria, possono certamente dar vita a un racconto che partirà dai mercati, dagli orti, per arrivare nelle tavole dei ristoranti e delle famiglie fino alle botteghe degli artigiani.
Sono Chiara Giallonardo e Marcello Masi i due conduttori che ci accompagnano in questo nuovo viaggio nell’agricoltura italiana dentro le città, mentre Federica De Denaro con la sua rubrica ci introdurrà nella nuova cucina urbana italiana.
Ragusa | Oggi
La puntata di oggi approda alla scoperta di Ragusa, la città siciliana dove l’agricoltura è protagonista e conquista record di produzione e qualità, affiancando con successo le attività turistiche e industriali.
Oggi Ragusa punta ancor di più sull’agricoltura perché è soprattutto la terra ad aver sempre sostenuto la città e il suo territorio ricco di pascoli, carrubeti, uliveti, vigneti e campi coltivati. Il percorso di Linea Verde inizierà simbolicamente da un luogo dove insieme convivono elementi costituenti l’identità cittadina: il verde della zona periurbana, i muretti a secco ragusani, i carrubi, le vacche modicane, il castello di Donnafugata, le masserie fortificate, il mare.
Prima l’agricoltura
Si andrà poi a Ibla, dove l’architettura barocca è arte sublime, patrimonio dell’Umanità, dove valli verdi e terreni agricoli s’incuneano tra le antiche maglie dell’architettura urbana a corredo di quel patrimonio di bellezza dovuto alla ricostruzione dopo il devastante terremoto del 1693. Ibla risorse dalle sue macerie edificata della stessa roccia di calcare su cui poggia.
Su quella antica determinazione a ricominciare dei ragusani, poggia la Ragusa di oggi dove, con una sorta di mini riforma agraria, vengono consegnati ai cittadini terreni e orti urbani per opporsi alla cementificazione e recuperare disoccupati o persone disagiate. Le aziende ragusane producono olio extravergine d’oliva, formaggi e farine di carrubo straordinari, puntando anche sull’innovazione per vincere le sfide della economia globale.
Gli allevatori lottano contro l’estinzione di cultivar e razze autoctone, le università sostengono con la ricerca l’innovazione, gli artigiani del gusto creano nuove emozioni enogastronomiche esaltando i prodotti di questa regione.