La nuova edizione di Linea Verde, il programma di Rai 1 che da oltre mezzo secolo racconta l’agricoltura italiana e le sue eccellenze, ha cambiato formato ed è raddoppiata, con due appuntamenti settimanali, il sabato e la domenica, sempre a partire dalle ore 12.20.
Linea Verde Sabato dal mercato alla tavola
Il Sabato è un viaggio originale attraverso la nuova tendenza, che vede le città teatro di un rinnovato rapporto con l’agricoltura attraverso una accresciuta cultura dei cibi, delle tradizioni e dell’ambiente. Del resto se Michelle Obama ha il suo orticello nel cuore di Washington i nostri centri urbani, grazie a una tradizione millenaria, possono certamente dar vita a un racconto che partirà dai mercati, dagli orti, per arrivare nelle tavole dei ristoranti e delle famiglie fino alle botteghe degli artigiani.
Sono Chiara Giallonardo e Marcello Masi i due conduttori che ci accompagnano in questo nuovo viaggio nell’agricoltura italiana dentro le città, mentre Federica De Denaro con la sua rubrica ci introdurrà nella nuova cucina urbana italiana.
Viterbo | Oggi
La puntata di oggi approda a Viterbo, città che si riapre alla campagna e all’agricoltura, sia dentro che fuori dalle mura.
Il percorso inizierà dall’ultimo luogo della città agricola che si è conservato proprio come nel XIII secolo: una buona prospettiva per inquadrare come la città medievale sia stata progettata con un impianto urbano che “dialoga” con il verde periurbano.
Un dialogo iniziato con gli Etruschi, proseguito durante l’epoca romana e poi con lo Stato della Chiesa, ma che si è congelato negli anni ’60, durante il boom economico quando, per molti territori italiani, si è verificato l’abbandono delle campagne e la cementificazione del paesaggio.
Città aperta all’agricolutra
Da qualche tempo a Viterbo questo dialogo si è riaperto: nella città si riallestiscono orti urbani, l’agricoltura di qualità, in un territorio per fortuna ancora pressoché intatto, diventa la garanzia del paesaggio e della salubrità del suolo a cui concorre anche l’Università della Tuscia con tecnologie innovative e mezzi tecnologicamente avanzati.
Ma non è tutto; il ritrovato interesse per l’agricoltura sociale offre posti di lavoro a giovani, agli ultracinquantenni, agli esodati, ai richiedenti asilo… tutti accolti dalla terra per amore della terra.
E i bimbi a Viterbo frequentano agrinido, aule a cielo aperto con animali e coltivazioni che formano giovanissime vite all’amore per la terra. E ancora, chef e artigiani del gusto che studiano come esaltare prodotti e sapori del loro territorio.