Settimo appuntamento alle 12:20 su Raiuno con Linea Verde Estate, il programma che propone una vera e propria edizione estiva, con puntate rielaborate dalla scorsa edizione estiva. Alla conduzione nella versione estiva abbiamo Federica De Denaro, sempre con Federico Quaranta e Peppone.
Linea Verde estate
Come sempre i conduttori andranno in cerca dei tesori della nostra campagna tra storia, arte, gastronomia e innovazione! Protagonisti dell’edizione estiva sono i paesaggi agricoli. Il programma in questi tre mesi vuole accentuare la sua vocazione al racconto degli itinerari rurali.
Linea Verde estate | Settima puntata | 28 luglio 2019
La puntata ci porta tra fitti boschi di castagni, nel territorio di Roccamonfina, nell’alto casertano, dove l’omonimo vulcano oggi manifesta la sua attività attraverso sorgenti termali di acque oligominerali e movimenti sismici.
Federico Quaranta e Peppone, visiteranno poi, uno storico caseificio a Pietramelara,con più di 800 capi allevati, 300 ettari di terreni coltivati, 4 quintali di latte lavorati al giorno e trasformati in
pregiata mozzarella di bufala da agricoltura biologica DOP.
A Vairano, Federica De Denaro, farà conoscere la coltivazione del lupino gigante, eccellenza italiana e presidio slow food che nasce nell’ambito del progetto “Presidio della Biodiversità dell’Alto Casertano” con l’obiettivo di rilanciarne la coltivazione e recuperare, così, anche alcuni terreni agricoli fertili, ma abbandonati ed incolti .
Alla scoperta delle bellezze del Parco Sorgenti di Riardo: Federico Quaranta visiterà una vasta area naturale di circa 145 ettari in un contesto paesaggistico e naturalistico pressoché intatto, proprio su quella piana generosa e ricca di sali minerali che dà origine alla più famosa acqua effervescente naturale d’Italia.
Un impasto incredibilmente elastico, tempi di lievitazione lunghi, un forno molto caldo e una cottura relativamente breve: a Vico Equense, nel cuore della Penisola Sorrentina, con Federica De Denaro ed un “maestro pizzaiolo”, la ricetta perfetta per la pizza al metro.
Una cavità a 70 metri di profondità, una stagionatura al buio ad una temperatura di circa 10 gradi e il 90% di umidità, le forme avvolte in una rete a maglie e appese ad alcuni pali di legno sospesi nell’aria: a San Pelagio, Federico e un casaro scendranno in una grotta come due speleologi per far conoscere le inconfondibili caratteristiche dello Jamar, prezioso formaggio dalla pasta umida, arricchito dalle muffe naturali e dagli odori della roccia carsica.