Linea Verde Estate – Sesta puntata del 12/07/2015 – Anticipazioni e temi.

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Dall’inizio del mese di giugno, terminata l’edizione annuale del programma, per circa sedici puntate va in onda alle 12:20 Linea Verde Estate, il programma di Rai1 che da più di mezzo secolo racconta l’agricoltura italiana e che vede alla conduzione sempre Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, in attesa della prossima edizione del programma al via da domenica 27 settembre. In queste puntate rivedremo i viaggi più significativi andati in onda durante tutta questa edizione, con nuove introduzioni da parte dei conduttori accompagnati anche da servizi ed approfondimenti inediti. Il programma, nella sua struttura itinerante di conoscenza ed approfondimento di un determinato territorio, andrà a comporre il racconto di quelle realtà che pienamente possono fregiarsi del titolo di biglietto da visita del Paese.

Nella puntata di oggi, la sesta della versione estiva, si parla della ricerca e dell’innovazione. La ricerca in agricoltura non è un puro esercizio accademico ma è un complesso di discipline che interagiscono per uno scopo ben preciso: quello di migliorare la qualità di quello che si mangia e si beve, di porre rimedio a quei cambiamenti climatici che potrebbero cambiare la struttura molecolare di elementi fondamentali come il grano, e molto altro. In una parola, la ricerca e l’innovazione sono un’assicurazione per la salute e, su scala planetaria, un passaggio obbligato per la sopravvivenza.

In particolare, Patrizio Roversi visiterà a San Casciano in Val di Pesa l’Azienda Agricola Universitaria Villa Montepaldi di proprietà dell’Università di Firenze, dove sono state recuperate ben 8 varietà di grani antichi le cui farine, molate rigorosamente in pietra, sono state riavviate alla produzione di pane e pasta. Sarà l’occasione di fare il punto sulle numerose realtà agricole che stanno recuperando questi grani per capire anche, con l’aiuto del fitoterapeuta e nutrizionista Ciro Vestita, cosa ha portato in questi ultimi decenni alla crescita esponenziale delle intolleranze al glutine.

Daniela Ferolla invece, da Castelnuovo Berardenga in provincia di Siena, visiterà un allevamento di lumache a ciclo biologico completo: l’elicicoltura desta sempre maggiore interesse e si cercherà di capire se davvero un impegno tutto sommato limitato, come quello di un allevamento di chiocciole, può generare profitti interessanti anche alla luce dell’utilizzo in campo cosmetico e farmacologico della loro bava.

Tra le riproposte dalla passata edizione invernale, si vedrà poi una cantina a “bolletta zero”, la cui illuminazione è generata da un sistema di specchi “amplificatori” della luce solare anche quando questa è debole. Innovazione e, in questo caso, sostenibilità.

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