Torniamo in Giappone, con Hiro Shoda, che anche quest’oggi propone una ricetta nipponica che possa ingolosire anche il pubblico italiano. Oggi, una frittura, delle golose frittelle: kakiage di pesce e verdure.
Ingredienti
- Per il brodo giapponese: 300 g di acqua naturale, 5 g di alga kombu, 10 g di katsuobushi (fiocchi di tonno essiccato)
- Per la salsa Tentsuyu: 300 g di brodo giapponese, 80 g di salsa di soia, 80 g di miri (saké dolce)
- Per la pastella Tempura: 1 uovo intero, 200 g di farina, 300 g di acqua naturale, ghiaccio qb
- Per frittella Kakiage: 1 capasanta, 2 gamberi rossi, 2 calamari piccoli, 1 cipolla, 1 zucchina, prezzemolo qb, salvia qb, farina qb, sale qb
- Per la finitura: daikon qb, paprika in polvere qb, té matcha qb
Procedimento
In un pentolino, scaldiamo l’acqua; mettiamo a bagno, nell’acqua, l’alga per circa 10 minuti; trascorso questo tempo, uniamo il tonno essiccato, spegniamo il fuoco e lasciamo in infusione per 10 minuti. Filtriamo il liquido ottenuto e lo mettiamo nuovamente in un pentolino, insieme alla salsa di soia, il miri (sakè dolce) e portiamo a bollore. Per la pastella di tempura, mettiamo in una ciotola l’acqua naturale fredda; a parte, sbattiamo un uovo; ne versiamo circa metà nell’acqua; mettiamo i cubetti di ghiaccio e, pian piano, uniamo la farina, mescolando. Se si formano dei grumi, non è un problema. Prepariamo il pesce, pulendolo e sfilettandolo. Tagliamo il pesce in pezzi piccoli, lo infariniamo ed uniamo la pastella di tempura. Allo stesso modo, tagliamo le verdure piccolissime, a filettini, e le uniamo al pesce in pastella, insieme alle erbe aromatiche. Tuffiamo il composto ottenuto, a cucchiaiate, in olio profondo a 160°. Saliamo il fritto solo dopo averlo fatto scolare su carta assorbente. Spolveriamo con paprika e tè matcha. Serviamo con la salsina alla soia e la polpa di daikon tritata e privata dell’acqua in eccesso.