Derby dei fritti che vede contrapporsi Roma e Napoli, ovvero Gian Piero Fava e gli Improta. Il cuoco romano gioca la sua carta più forte, preparando lo street food simbolo della cucina romana, il tris di supplì.
Ingredienti
- Classico: 250 g riso roma, 400 g salsa di pomodoro, 25 g concentrato di pomodoro, 60 g formaggio grattugiato, 15 g burro, 1 mozzarella, brodo vegetale
- Cacio e pepe: 250 g riso roma, 25 g panna, 25 g burro, 50 g latte, 75 g pecorino romano, brodo vegetale, 1 mozzarella, pepe nero
- Amatriciana: 250 g riso roma, 250 g ssalsa amatriciana, 75 g pecorino stagionato, brodo, pepe ero, peperoncino, 1 mozzarella
- 300 g farina, 400 g acqua,
- 2 l olio per friggere, pangrattato
Procedimento
Prepariamo il riso per il supplì classico: prepariamo un sugo di pomodoro, facendo cuocere la passata con un soffritto di cipolla, il concentrato di pomodoro ed il basilico fresco. Successivamente, in un tegame, scaldiamo il riso, senza aggiungere altro. Lasciamo tostare qualche istante, quindi sfumiamo con il brodo caldo ed aggiungiamo il sugo di pomodoro. Portiamo a cottura (circa 16 minuti), aggiungendo altro brodo se occorre. Una volta pronto, lo lasciamo raffreddare.
Pomodoro e mozzarella: preleviamo un pugno di riso, circa 120 g, ed inseriamo all’interno un tocchetto di mozzarella ed una foglia di basilico. Richiudiamo il riso sul ripieno.
Cacio e pepe: prepariamo il riso, facendo cuocere in bianco, solo con il brodo, il latte e la panna. A fine cottura, mantechiamo con il burro, il pecorino grattugiato ed abbondante pepe. Procediamo come sopra, inserendo un tocchetto di mozzarella al centro del supplì.
Amatriciana: cuociamo il riso come abbiamo fatto per il supplì classico, sostituendo alla passata di pomodoro il sugo all’amatriciana (con guanciale). Procediamo come sopra, inserendo un tocchetto di mozzarella (e del guanciale dorato) al centro del supplì.
Prepariamo la pastella: lavoriamo la farina con l’acqua fredda, fino ad ottenere una pastella senza grumi.
Passiamo i supplì nella pastella, facendo colare via l’eccesso. Li passiamo nel pangrattato e li facciamo riposare in frigorifero per qualche ora. Il consiglio di Gian Piero è di prepararli il giorno prima, per friggerli il giorno dopo. Immergiamo i supplì ancora freddi in olio ben caldo e profondo e lasciamo friggere fino a doratura.