Uno scorcio di Sicilia e di buona cucina, con Fabio Potenzano, che in questa puntata breve, prepara un secondo piatto sontuoso, una versione inedita di un classico milanese, gli ossibuchi di tacchino.
Ingredienti
- 8 ossibuchi di tacchino, 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 50 g farina 00, 20 g porcini secchi, 1 bicchiere di bino bianco, 500 ml brodo di pollo, 1 cucchiaio di curcuma
- 4 carciofi spinosi
- 500 g patate, 180 g latte, 20 g burro, 20 g formaggio grattugiato, sale, pepe, noce moscata
- Gremolada: 1 ciuffo di prezzemolo, mezzo spicchio d’aglio, 1 rametto di rosmarino, 1 limone
Procedimento
In un tegame, facciamo rosolare un trito di sedano, carota e cipolla con un generoso filo d’olio. Uniamo anche i funghi secchi rinvenuti in acqua.
In un’altra padella ben calda, con un generoso filo d’olio, facciamo rosolare gli ossibuchi infarinati, su tutti i lati. Saliamo e pepiamo. Una volta rosolati, li uniamo al soffritto. Spolveriamo con la curcuma in polvere e sfumiamo con il vino bianco. Bagniamo con il brodo di pollo e l’acqua di ammollo dei funghi ben filtrata. Lasciamo bollire per 20 minuti. Uniamo i carciofi puliti ed affettati (o a spicchi), copriamo e completiamo la cottura (altri 20 minuti almeno).
Per il purè, peliamo le patate, le affettiamo sottili e le mettiamo in un pentolino con sale, pepe, noce moscata, latte e lasciamo bollire, coperte, per circa 20 minuti. Una volta cotte e ancora calde, aggiungiamo il formaggio grattugiato, il burro, trasferiamo in una ciotola e lavoriamo con le fruste elettriche, fino ad ottenere una crema.
Serviamo gli ossibuchi con sopra la gremolada, ovvero un trito fine di scorza di limone, prezzemolo, rosmarino ed aglio.
Specifica: questo NON è il blog/sito ufficiale delle trasmissioni di cui trascrivo le ricette, quindi E’ sempre mezzogiorno, Cotto e mangiato ed altre, ma vuole essere solo un ‘taccuino‘ su cui appuntare ingredienti e procedimenti delle ricette più interessanti. Le immagini delle ricette sono tratte dai siti ufficiali/streaming/Social dei programmi, ovvero:
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