Un tuffo nella romanità, con la cucina di Gian Piero Fava. Il cuoco capitolino quest’oggi si cimenta nella preparazione di un dolce, ‘il’ dolce da colazione per eccellenza dei romani, il maritozzo romano.
Ingredienti
- 500 g farina manitoba, 80 g zucchero, 180 g burro, 15 g miele, 5 g sambuca, 95 g latte, 3 uova medie, vaniglia, 8 g sale, 12 g lievito di birra, limone, arancia
- 2 uova per spennellare
- ricotta, panna, caffè espresso, confettura di visciole
Procedimento
Partiamo dall’impasto: sciogliamo il lievito di birra fresco nel latte tiepido, ma va bene anche freddo. In planetaria, o in una ciotola, mettiamo la farina manitoba, la scorza grattugiata d’arancia e limone, un goccino di sambuca, lo zucchero ed il miele, il lievito sciolto nel latte e le uova intere. Cominciamo ad impastare, con le mani o con il gancio. Quando l’impasto è ben formato (incordato), inseriamo il burro morbido a pezzetti, poco alla volta, continuando ad impastare. Inseriamo anche il sale. Impastiamo ancora qualche minuto, copriamo l’impasto e lasciamo lievitare al caldo, coperto, per 3 ore.
Ricaviamo dei panetti di 70-80 g, che lisciamo roteandoli sul piano, con le mani. Diamo una forma leggermente allungata e li disponiamo su una teglia con carta forno. Copriamo e lasciamo lievitare ancora, fino al raddoppio del volume iniziale. Spennelliamo con le uova sbattute con un po’ di latte. Cuociamo in forno preriscaldato e statico a 180° per circa 18-20 minuti. Lasciamo raffreddare e pratichiamo un’incisione al centro, per il lungo.
Per farcire in modo classico, montiamo la panna fresca con un po’ di zucchero a velo e, se gradita, della vaniglia.
Prima farcitura: inzuppiamo leggermente il maritozzo, nella parte del taglio, con del caffè zuccherato. Riempiamo il taglio con la panna montata e spolveriamo con il cacao in polvere.
Seconda farcitura: riempiamo il taglio con un po’ di crema spalmabile alle nocciole e la panna montata.
Terza farcitura: farciamo il taglio con un po’ di confettura di visciole e di crema di ricotta.