La Pasqua, come la vita, si nutre di riti e simbologie. L’agnello pasquale di marzapane, oltre che un simbolo religioso, è un ‘ricordo d’amore’ per tanti siciliani, in ogni parte del mondo, in ogni epoca. La patria dell’agnellino di pasta di mandorle è Favara, un comune della provincia di Agrigento, ma lo si ritrova e lo si prepara in tutte le zone dell’Isola, da oriente ad occidente. In ogni località si arricchisce di dettagli inediti: c’è chi lo farcisce con pasta di pistacchio, zuccata o crema di ricotta e chi no; chi lo ricopre di ghiaccia reale e chi no; chi dà una forma e chi un’altra. In ogni caso, rimane uno simbolo straordinario della pasticceria isolana ed un ricordo imprescindibile per molti di noi. Io ne propongo una versione ‘basilare’, con un impasto semplice, senza alcuna cottura, e una decorazione semplicissima. L’unico presupposto è che voi abbiate in casa lo stampo in gesso. Se non ce l’avete, scrivete e potrò consigliarvi dove trovarlo. Buona Pasqua!
Ingredienti
- 250 g farina di mandorle, 250 g zucchero a velo, 20 g miele, 40-50 g acqua, aroma di mandorla amara, cannella
Procedimento
- Preparo l’impasto: in una ciotola, mescolo la farina di mandorle con lo zucchero a velo.
- Profumo con cannella in polvere e/o qualche goccia di essenza di mandorla amara.
- Aggiungo il miele e, successivamente, l’acqua fredda.
- Lavoro con le mani fino ad ottenere un panetto omogeneo e compatto.
- Copro metà dello stampo in gesso con la pellicola e modello sopra la pasta di mandorle, facendo attenzione ad inserirla nel ‘musetto’ della pecora.
- Copro con un foglio di pellicola e sovrappongo l’altra metà dello stampo. Premo con le mani.
- Sformo la pecorella e, con le dita, livello eventuali imperfezioni.
- Lascio asciugare a temperatura ambiente per una notte.
- Decoro con un pennellino e cacao amaro e/o colorante rosso (vedi video).