E’ il dolce che, più di altri, ci riporta ai ricordi più dolci ed anche più felici. A quando nonne e mamme preparavano a noi, ancora fanciulli, il budino più buono del mondo, con soli 3 ingredienti ed una manciata di minuti a disposizione.
In Sicilia, in particolare, questo dolce si arricchisce di aromi ed ingredienti preziosi ed unici. Il profumo degli agrumi e della cannella; i biscotti inzuppati nel caffè o nel liquore; i pistacchi in granella, i canditi o i fiori di gelsomino a compimento dell’opera. Del biancomangiare, questo il nome che il budino assume nella tradizione siciliana, esistono principalmente due versioni: quella più casalinga, a base di latte vaccino, e quella più antica ed oggi meno in uso a base di latte di mandorla. Vi propongo la prima, la più semplice.
Ingredienti
- 500 g latte, 80 g zucchero, 50 g amido di mais, cannella, scorza di limone e/o arancia
Procedimento
- In una ciotola, mescolo lo zucchero e l’amido di mais con un po’ di latte (dal totale).
- In un pentolino, nel frattempo, scaldo il latte rimasto con una stecca di cannella o della scorza di limone o arancia. Spengo e lascio in infusione 10 minuti.
- Tolgo gli aromi, riaccendo il fuoco ed unisco la miscela di zucchero-amido-latte.
- Continuo a mescolare, sul fuoco, finchè non si addensa.
- Verso il composto all’interno degli stampini scelti, o semplicemente delle ciotoline o bicchieri.
- Faccio rapprendere in frigorifero per qualche ora.
- Sformo i budini e li spolvero con cannella e frutta secca in granella.
Varianti: quando versate la miscela ancora calda all’interno degli stampi, potete alternare strati di crema a strati di biscotti bagnati con caffè o liquore a scelta. Inoltre, potete impreziosire il tutto, una volta freddo, con gocce di cioccolato.