Inizia oggi la nuova edizione 2016/2017 di Linea Verde, il programma di Raiuno dedicato all’agricoltura, all’ambiente e a tutto ciò che lo circonda. Se la novità di quest’anno è la puntata in onda anche al sabato con altri conduttori, la domenica si continua nella tradizione, sempre con Patrizio Roversi e Daniela Ferolla.
Linea Verde Domenica dal campo al mercato
La Domenica conferma la sua vocazione di programma itinerante nei territori nazionali attraverso il racconto della moderna agricoltura italiana. Una trasmissione che, partendo dal campo attraversa tutte le fasi della filiera fino al mercato, riuscendo a focalizzarsi sui temi di maggior attualità del settore.
Sono sempre Daniela Ferolla e Patrizio Roversi, a guidarci nel mondo agricolo italiano fra boschi, allevamenti, campagne e giovani agricoltori.
Oggi | In agricoltura l’unione fa la forza: Il distretto delle mele del Trentino-Alto Adige”.
La prima puntata di oggi è intitolata “In agricoltura l’unione fa la forza: Il distretto delle mele del Trentino-Alto Adige“. La nuova stagione partirà con un breve prologo dalla manifestazione Terra Madre, dove alcuni giovani agricoltori racconteranno le loro storie e le loro esperienze che stanno rivoluzionando il settore agricolo.
Patrizio Roversi e Daniela Ferolla, dopo un breve passaggio al Salone del Gusto di Torino, faranno vedere da vicino come funziona un’organizzazione agricola virtuosa e vincente unica nel suo genere come quella della mela del Trentino Alto Adige. Sono oltre 15.000 le famiglie di frutticoltori delle valli Trentine che si mettono assieme in organizzazioni di produttori che costituiscono una delle realtà più grandi d’Europa, commercializzando un miliardo di euro di valore. In questa puntata si capirà come è organizzato questo sistema dove nulla è lasciato al caso e il contadino è protagonista di tutta la filiera. Val Venosta, Val di Non, Val di Sole, Val d’Adige: da questi luoghi arriva il 75% delle mele italiane.
Siamo nel pieno della raccolta: Stark Delicoius, Renetta Canadà sono alcune delle varietà coltivate. Si segue la filiera della mela, dal campo allo stoccaggio, alla lavorazione e trasformazione. Parole d’ordine: qualità e innovazione. Dal lago di Tovel, il bacino naturale più grande del Trentino, si capisce come viene gestita una delle risorse più preziose di queste montagne: l’acqua. Anche in questo caso è tutto centralizzato e gestito dai consorzi. E poi le celle ipogee delle cave da dove viene estratta la Dolomia.
Qui vengono stoccate le mele evitando il consumo di suolo e sfruttando la geotermia. L’unione fa la forza ma per garantirsi un futuro bisogna investire nella ricerca. Ricerca di nuove varietà e ricerca per diminuire sempre di più l’impatto ambientale di queste coltivazioni. Quindi come sarà la mela del futuro?