Ogni domenica, alle 12, appuntamento con Melaverde. Il programma, condotto dal simpatico Edoardo Raspelli e dalla bella Ellen Hidding, quest’anno diventa maggiorenne e raggiunge le 18 candeline. Nato nel 1998, fino a due anni fa è sempre andato in onda su Rete4 con grande successo, tanto da ottenerne la promozione sulla rete ammiraglia. Le telecamere del programma approfondiscono i temi trattati di puntata in puntata con semplicità e un pizzico di buonumore e come sempre con l’attenzione alle eccellenze del territorio e ai suoi prodotti. Sono tanti i riconoscimenti ricevuti, primo fra tutti quello del pubblico televisivo e numerosi anche i premi ottenuti per l’opera svolta nella promozione delle colture locali e dei prodotti artigianali.
In pausa per le festività natalizie, la puntata odierna vede i luoghi più suggestivi visitati negli ultimi periodi.
Per celebrare l’arrivo della stagione degli agrumi, Edoardo Raspelli sarà in Puglia, in provincia di Taranto, per esplorare le campagne di Palagiano, un territorio in cui oltre alle arance si coltivano le Clementine del Golfo di Taranto IGP. Scopriremo tantissime cose su questi frutti, in particolare sulla loro coltivazione biologica, con una tecnica particolare di irrigazione che funziona anche da antigelo. Quando fa molto freddo infatti, tra le goccioline d’acqua e l’aria avviene uno scambio termico, per cui quest’aria mitigata dalla temperatura dell’acqua tende a salire e preserva le foglie e i frutti; durante l’estate si ha l’effetto opposto e quindi questa nebulizzazione mitiga il gran caldo che manderebbe comunque le piante in sofferenza. Approfondiremo anche l’utilizzo degli insetti buoni che vivono sulle foglie e contrastano quelli dannosi senza bisogno di usare pesticidi. Vedremo quindi la tecnica molto interessante con cui si allevano queste coccinelle per poi rilasciarle sulle piante nel momento in cui ne hanno più bisogno. Durante la puntata sarà proprio Raspelli a effettuare “in diretta” una di queste liberazioni.
Ellen Hidding, invece, è in un territorio dove le antiche tradizioni sopravvivono e producono economia. Si tratta del cuneese ed in particolare di due Comuni: Carrù e Morozzo. A Carrù conosceremo un bovino che nel tempo è diventato una punta di diamante della gastronomia piemontese: il bue grasso. Ci vogliono quattro o cinque anni di allevamento e di alimentazione piuttosto ricca, per ottenere un animale che può raggiungere anche i 1300 chilogrammi. Con il bue grasso si realizza uno dei piatti simbolo del Piemonte: il bollito. Impareremo i segreti per un buon bollito e scopriremo come si preparano le salse che lo accompagnano. Poi ci sposteremo di pochi chilometri per conoscere un altro animale della tradizione: il cappone di Morozzo. Vedremo come viene allevato e quali sono le caratteristiche che ne fanno un grande prodotto gastronomico. E poi, per un buon pasto ci vuole un buon vino. Entreremo in una cantina dove si produce un vino fortemente legato al territorio: il Dolcetto.
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