Aggiornamento – Il vincitore della seconda edizione de Il più grande pasticcere è Sebastiano. Capo pasticcere, 27 anni, di Reggio Calabria, Sebastiano è figlio d’arte; inizia ben presto a lavorare nel laboratorio di famiglia, ma si trasferisce a Faenza (Ra) per crescere professionalmente. Sin da giovanissimo segue vari corsi di pasticceria tenuti dai più grandi maestri italiani, tra cui Luigi Biasetto e Roberto Rinaldini, e lavora per 4 anni con il cioccolatiere Stefano Laghi. Tra le sue specialità ci sono il millefoglie e i macaron, di cui ne ha ideati più di trenta gusti diversi. I suoi punti deboli sono la lavorazione artistica dello zucchero e il cake design. Per Sebastiano, “l’originalità in pasticceria consiste nel ritornare alle origini”. Ammette di non saper accettare le critiche a meno che non siano costruttive. Presta molta attenzione al suo look e ha un tatuaggio particolare: una fava di cacao contornata dalla frase “realizza i tuoi sogni”. Un vero e proprio mantra che lo ha portato a Il Più Grande Pasticcere.
Ultima puntata, la finale, de Il più grande pasticcere 2, il talent show dedicato alla pasticceria (‘quella che conta‘). Ispirato all’omonimo format made in france, abilmente ‘condotto‘ dai maestri pasticceri Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini, con la supervisione del maestro Iginio Massari, il programma giunge, quindi, al capolinea, consegnando alla rete una media d’ascolto ragguardevole e, soprattutto, in costante crescita. Questa sera, i tre pasticceri finalisti, Lorenzo Puca, Debora Vena e Sebastiano Caridi, dovranno misurarsi con prove sempre più ardue, a partire dalla prima: la realizzazione di una torta nuziale, sorprendente nella struttura e nel gusto, ma anche curata nel dettaglio attraverso tecniche di decorazione. Al termine della sfida, un concorrente accederà direttamente al testa a testa finale, mentre gli altri due cercheranno di guadagnarsi la finalissima misurandosi in due ulteriori prove. La prima è in esterna insieme al maestro Iginio Massari. Si passa dal matrimonio a una festa di compleanno sul set di “Don Matteo”, dove i due pasticceri dovranno realizzare la torta protagonista di una scena della fiction, quella del compleanno del maresciallo Cecchini, interpretato da Nino Frassica. Al termine della prova, cast, troupe e gruppo di lavoro saranno invitati a degustare il dolce, dando così la propria preferenza, ma la decisione spetta come sempre a Massari che, questa volta, non indicherà un eliminato o un peggiore ma solo un vantaggio che potrà essere confermato o meno nella prova successiva del panettone. Rientrati in accademia, i due pasticceri sono sottoposti a un’ulteriore sfida: realizzare il dolce principe del Natale, il panettone, guidati e aiutati dal maestro Massari che darà loro un impasto di partenza preparato dalle sue sapienti mani con il lievito madre, lo stesso che usa da anni nei suoi lievitati. In questa fase, verrà eliminato il concorrente meno bravo mentre l’altro andrà al testa a testa finale: l’ultima attesissima prova di questa seconda stagione de Il più grande pasticcere. Originale e personalizzato, così dovrà essere il dolce da realizzare nella sfida in cui i due concorrenti, a un passo dal titolo, metteranno anima e cuore. Non potranno mancare eleganza nella forma e struttura nel sapore ma non solo, serviranno anche tecnica, esperienza, capacità e fantasia affinché il risultato sia riconoscibile e coerente al percorso fatto in accademia come un “marchio di fabbrica”. I tre giudici procederanno a un assaggio al buio, esprimendo il proprio parere sul dolce senza conoscere l’identità di chi lo ha preparato e decreteranno, finalmente, il vincitore del titolo.
Il Più Grande Pasticcere è realizzato da Rai2 in collaborazione con Toro Media; si tratta della versione italiana del format francese “Qui sera le prochain grand pâtissier?”