Nuovo match del derby della Capitale. A giocarlo sono Felice Arletti e Paolo Presutti, cuochi della provincia romana, chiamati a preparare la loro versione della cacio e pepe.
Cacio e pepe da passeggio di Arletti
- Ceciliano: 400 g farina, 1 uovo, 200 g acqua
- Condimento: 250 g pecorino romano, pepe in grani, sale, scorza di limone
Per ottenere la pasta fresca, si prepara l’impasto lavorando la farina con un uovo ed acqua qb (possiamo omettere l’uovo). Avvolgiamo il panetto nella pellicola e lasciamo riposare per mezz’ora. Ricaviamo dei serpentelli, che avvolgiamo attorno ad un ferretto da maglia, in modo da ottenere dei maccheroncini cavi, simili alle trofie.
Cuociamo la pasta in acqua bollente e salata. Scoliamo ed asciughiamo la pasta con un panno pulito. La distribuiamo su un canovaccio asciutto e la spolveriamo con abbondante pecorino grattugiato ed il pepe nero macinato e tostato in padella. Mescoliamo e serviamo, fredda, con una spolverata di buccia di limone grattugiata.
Tonnarelli cacio e pepe di Presutti
- Tonnarelli: 400 g farina di semola di grano duro, 4 uova
- Condimento: 300 g pecorino romano, sale, pepe
Per il tonnarello, prepariamo la pasta all’uovo lavorando la farina con le uova. Avvolgiamo il panetto ottenuto nella pellicola e lasciamo riposare per almeno mezz’ora. Stendiamo una sfoglia spessa 3-4 mm, quindi la stendiamo con il mattarello sulla ‘chitarra’, che ci permetterà di ottenere degli spaghettini spessi, i tonnarelli. Cuociamo in acqua bollente e leggermente salata.
In una padella, scaldiamo il pepe nero macinato. Dopo qualche istante, aggiungiamo un mestolo di acqua di cottura della pasta. Scoliamo i tonnarelli direttamente in padella, con il pepe. Saltiamo per qualche istante, in modo da risottare la pasta, aggiungendo poca acqua di cottura quando serve. Aggiungiamo il pecorino grattugiato e saltiamo ancora, aggiungendo poca acqua se serve: dobbiamo ottenere una crema.
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